Dopo tutti questi mesi durante i quali siamo stati in attesa che succedesse qualcosa di positivo arriviamo stremati nella mente, più che nel fisico, all’autunno.
Se torniamo alla mente al periodo estivo, infatti, avevamo ben altri pensieri e ritenevamo che presto saremmo tornati a occuparci di fiere ed eventi.
Poi il duro risveglio e una realtà che giorno dopo giorno mette alla prova i nervi e la tenuta mentale.
Pensando a quello che stiamo vivendo mi par d’essere come il disperso durante la traversata nel deserto che sotto il sole cocente, con la vista annebbiata, il sudore, il caldo e i miraggi, ogni tanto s’imbatte in un oasi per bere e riprendersi.
Le mie oasi sono quelle poche richieste che ricevo per le fiere, tutte svolte nei paesi del Far East e pur essendo piccole spedizioni sono un po’ come il sorso d’acqua per l’assetato: danno forza e speranza per andare avanti.
Ecco allora che predisporre il ritiro, verificare la documentazione, organizzare la logistica del trasporto e la consegna allo stand, preoccuparsi che tutto sia svincolato nei tempi corretti, che sono la routine in tempi normali, oggi sono quel propellente che fa sentire vivi.
In questo mesi abbiamo fatto di tutto per mantenerci in allenamento, spedendo merci ovunque e mettendo al servizio dei clienti la ns. esperienza e pur essendo spedizioni groupage abbiamo applicato lo stesso metodo utilizzato per le fiere.
Una dei fattori più importanti quando si spedisce è la cura dei dettagli che un attenta analisi prima della partenza permette il regolare svolgimento e la corretta consegna a destino.
Lo dico perché spesso questo non avviene e la gestione frettolosa di molti operatori, specie nelle grandi case di spedizione, rischia di compromettere il buon esito della spedizione.
Negli anni ho avuto modo di verificare quanta approssimazione possa annidarsi in certi ambienti e gli aneddoti si sprecano.
Dalla merce partita e mai arrivata per mancanza di documentazione a contenitori bloccati in dogana per mesi e mesi per documenti sbagliati oppure per merci danneggiate a causa di imballo inadeguato o per l’errato posizionamento del carico.
Il ruolo dello spedizioniere è centrale e fondamentale per far si che tutto si svolga regolarmente e senza intoppi, nel rispetto delle disposizioni di chi spedisce.
Aver cura della merce degli altri è il mio compito da oltre 30 anni e la fiducia che mi sono guadagnato sul campo è dovuta alla presenza continua e all’affidabilità che ho dimostrato sul campo. Sempre!
Chi spedisce, e non importa cosa spedisce, affida allo spedizioniere il frutto del suo lavoro e la fonte del suo reddito per questo dobbiamo aver cura di quello che ci viene affidato.
Operare bene significa farlo nel pieno interesse dei clienti.